

Per oltre 18 anni l’omologazione ECE 22 05 è stata la protagonista indiscussa; da inizio gennaio 2021 però è entrata in vigore un nuovo emendamento 06 al regolamento ECE/ONU 22, nata per colmare la necessità di stare al passo con le continue ed incessanti innovazioni che hanno travolto il settore di caschi protettivi per conducenti e passeggeri di motocicli e ciclomotori.
La nuova omologazione ECE 22 06 prevede nuovi test e requisiti aggiuntivi utili per verificare il comportamento del casco e dei suoi componenti in una grande varietà di scenari e situazioni differenti, per attestare in modo più completo rispetto al passato, la sicurezza e la qualità dei prodotti.
Una grande novità riguarda l’ampliamento dei punti di impatto del casco. La regolamentazione precedente infatti si concentrava essenzialmente su 5 punti (parte frontale, parte laterale, sommità, retro, mentoniera), i nuovi standard invece hanno integrato questa analisi prendendo in esame ben 12 punti di impatto aggiuntivi rispetto a quelli già previsti in passato, rendendo pertanto queste verifiche più complete ed accurate.
Un’altra grande innovazione è data dai test sull’accelerazione rotazionale. Per verificare questa caratteristica vengono utilizzate delle false teste dotate di accelerometri e sensori di misura della velocità angolare. Durante questa verifica il casco verrà fatto cadere per cinque volte in cinque posizioni differenti su un incudine inclinata a 45° ad una velocità di 8m/s.
Anche il test di impatto lineare è stato rinnovato e reso più completo, infatti alle prove attuali ad una velocità di 7,5m/s sono state aggiunte altre due varianti, una per gli impatti lineari ad alta energia, l’altra per gli impatti lineari a bassa energia. Questo per riuscire ad esaminare al meglio il comportamento del casco protettivo in diverse e molteplici situazioni.
I nuovi standard prevedono inoltre verifiche più stringenti per i sistemi di ritenzione, con lo scopo di controllare approfonditamente lo scalzamento del casco.
È stata introdotta inoltre una prova supplementare per testare la resistenza della visiera, quest’ultima infatti deve essere in grado di resistere ad impatti di particelle ad alta velocità. Si tratta di un test che simula l’impatto ad alta velocità di un sassolino, viene effettuato tramite una biglia di acciaio con un diametro pari a 6mm sparata sulla visiera a 60m/s. In aggiunta a ciò la normativa ha previsto, per questa componente del casco, un nuovo limite della capacità di oscurare la luce del sole, abbassando la soglia dal 50% fino al 35%, o 25% in caso di visiera fotocromatiche o a cristalli liquidi. A completamento di tutto questo sono stati inseriti dei test anche per verificare i requisiti prestazionali degli schermi solari. Per i caschi con omologazione P/J infine sono state introdotte delle verifiche più specifiche per i caschi modulari. Si tratta essenzialmente di prove volte a verificare che il mentone non ruoti troppo indietro o che non si sganci autonomamente in determinate situazioni compromettendo la visuale.
Come già accennato la nuova omologazione ECE 22 06 è entrata a inizio gennaio 2021, i produttori avranno a disposizione 30 mesi per adattare la produzione ai nuovi standard e 36 mesi per terminare la vendita di prodotti in ECE 22 05, attualmente non vi sono scadenze simili per gli utilizzatori finali.